Benvenuti nel Catalogo del Sistema Museale dell'Università di Parma

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Collezione Andres

Andres (invertebrati): Angelo Andres (1851-1934), importante zoologo, organizzò durante la sua direzione le collezioni presenti nella sede di via Università. Le raccolte provengono da varie parti del mondo comprendenti numerosi esemplari di spugne, cnidari, molluschi ed echinodermi. Andres (vertebrati): La collezione situata nella Galleria della Sistematica, completata da Andres nel 1925, viene creata per mostrare la biodiversità mondiale nell’ambito dei vertebrati. La raccolta è sviluppata in senso evolutivo e comprende mammiferi (dai pinnipedi di grandi dimensioni ai piccoli roditori), uccelli, rettili (sia europei che esotici, fra cui varani e serpenti), un pesce polmonato australiano e lo scheletro di una balenottera fossile. Sono pure presenti una rara collezione di uova e una di nidi d’uccello. Si apre infine la “Sala degli Scheletri” contenente corna e ossa di animali, numerosi scheletri di vertebrati montati in posizionale naturale e crani umani, probabilmente appartenuti a soldati romani morti nel I secolo d.C. vicino a Brescia.

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Collezione Don Boarini

L’ampia collezione di Don Ezio Boarini è composta esclusivamente da lepidotteri, che vennero raccolti personalmente dal parroco e richiesti a missionari operanti in altri continenti. La raccolta non ha intenti prettamente scientifici, ma permette ai visitatori di apprezzare sia la grande varietà di questo gruppo animale sia la variabilità individuale. Oltre alle più familiari farfalle (lepidotteri diurni) sono presenti falene (lepidotteri notturni), fra cui è da segnalare la nota “Sfinge testa di morto”, la falena resa celebre dal film “Il silenzio degli innocenti”, e alcune specie di coleotteri.

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Collezione Bottego

La raccolta, concepita da Strobel, ma definita nel suo aspetto odierno da Andres, ospita l’intera collezione zoologica eritrea raccolta tra il 1889 e il 1891 da Vittorio Bottego. Essa intende mostrare la grande varietà animale, principalmente di vertebrati, presente all’epoca in Eritrea. Degne di nota sono le magnifiche madrepore, le numerose forme di pesci cartilaginei (squali e razze), l’oritteropo (la versione africana delle formiche) e un esemplare di ratto-talpa nudo. A fianco dei reperti zoologici sono presenti cimeli e oggetti etnografici appartenuti a Bottego; la sala è dominata dall’imponente modello in gesso dello scultore Ettore Ximenes utilizzato per la realizzazione della statua in bronzo dell’esploratore presente di fronte alla stazione ferroviaria di Parma.

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Collezione Del Prato

Vasta collezione ottocentesca di vertebrati attuali dei dintorni di Parma; i più rappresentativi sono gli uccelli (quasi 700 esemplari), ma anche roditori e chirotteri. La gran parte di questi ultimi è conservata in liquido. È di estremo interesse notare quante specie oggi siano del tutto scomparse da queste zone, particolarmente pesci e anfibi.

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Collezione Ferrante

La collezione, dei primi decenni del XX secolo, si presenta come un’interessante raccolta etnografica congolese. Reperiti da Temistocle Ferrante, magistrato del governo belga presso l’allora colonia del Congo, essi sono oggetti di uso quotidiano, attrezzi e armi. Di particolare interesse lame , uncini e catene appartenenti ai macabri riti degli “uomini leopardo”, che per molti anni hanno operato in quelle zone.

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Collezione Fourcault

Questa piccola collezione, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, è quanto rimane delle più ampie collezioni dell’ornitologo di corte Fourcault ed è la più antica. La vetrina ospita 35 uccelli e un mammifero a secco ed alcuni vasi di vetro che contengono piccoli uccelli e mammiferi inseriti con una tecnica rimasta purtroppo segreta.

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Collezione Leosini

Raccolta di Coleotteri dell’inizio del XX secolo, comprendente circa 4500 esemplari, gran parte dei quali revisionati perché rovinati dal tempo e collocati in nuove scatole entomologiche.

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Collezione Messori

Raccolta di Coleotteri, prevalentemente esotici, comprendente 4255 esemplari contenuti in 37 scatole entomologiche parzialmente esposte presso la sede di via Farini.

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Collezione Paleontologica

Questa raccolta di vertebrati fossili della pianura padana venne realizzata dal direttore del museo Strobel, al quale è dedicato un angolo biografico all’entrata delle sale. Si possono ammirare resti fossili di fauna marina, come numerosi delfinidi e balenottere, viventi quando la pianura padana era un grande golfo marino, fra 5 e 3 milioni di anni fa. Dopo il ritiro del mare, sulla terra ora emersa si sono alternate specie dapprima di clima tropicale, come ippopotami e rinoceronti, poi, con le ultime glaciazioni, specie tipiche del clima freddo, quali bisonti, mammuth e cervi giganti. Sulla parete dell’ultima sala sono rappresentati i profili di queste specie con le loro dimensioni reali, per poterne apprezzare le relative proporzioni. 

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Collezione Passerini

Un’insolita collezione di Afidi, raccolti in numerosi boccetti di vetro. Originariamente comprendente 176 boccetti, dai quali nel corso del tempo furono ricavati preparati microscopici da parte di diversi studiosi. Dei preparati originali di Passerini attualmente ne restano solamente 36.

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Collezione Piola

La piccola raccolta del militare parmigiano Emilio Piola è costituita da reperti congolesi soprattutto di natura etnologica: di particolare interesse sono armi, attrezzi agricoli e strumenti musicali a corda. Sono presenti inoltre alcuni reperti di fauna centrafricana: una coppia di okapi, parente delle giraffe (animale della foresta pluviale che ha mantenuto un collo corto), una serie di nettarinie (piccoli uccelli simili ai colibrì) con corpo integro, non impagliato.

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Collezione Strobel (Etnografica) 

Resti di fauna attuale rinvenuti in siti delle Terramare, tipici insediamenti preistorici della pianura padana. Collezione raccolta da Pellegrino Strobel che fu, infatti, un pioniere nella paletnologia italiana e dello studio delle Terramare, successivamente coadiuvato da Luigi Pigorini, che divenne il maggior esperto italiano di paletnologia e a cui è dedicato il Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma.

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Collezione Tornielli

Raccolta personale di Annibale Tornielli, valente ornitologo parmigiano, ospitata in un’apposita sala dove è ricostruito il suo studio di naturalista, con un’ampia biblioteca e collezioni di uccelli e altri animali raccolti da lui stesso.

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Materiale CITES

Questa sezione è composta da materiale che deriva da sequestri operati dalla Guardia di Finanza di Genova e qui conservato per ordine giudiziario al fine di impedirne la commercializzazione. Essa comprende madrepore e lamellibranchi, fra cui un’imponente valva di Tridacna sp. .

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Numeri del Catalogo

[39.911] Opere d'arte [3.628] Zoologia [1.343] Botanica
[973] Paleontologia [1.064] Autori
[542] Fondi [276] Beni Demoetnoantropologici
[209] Patrimonio scientifico e tecnologico [40] Mineralogia