Orto Botanico
Nel 1770 l’abate Gianbattista Guatteri, titolare della cattedra di botanica, fonda l’Orto Botanico e ne diviene il primo direttore. Nel 1793 il progetto viene portato a termine con la costruzione delle serre. Nel 1845 Giovanni Passerini, a cui si deve un notevole impulso verso la modernizzazione della ricerca e della didattica, introduce l’uso del microscopio ottico per l’osservazione diretta dei preparati vegetali durante i laboratori didattici di botanica.
Attualmente l’Orto Botanico sorge in via Farini e ricopre una superficie di 11.000 mq e sono presenti oltre 2000 specie. Interessanti le nuove collezioni di piante insettivore, di piante grasse e di violette, tra cui la violetta di Parma. L’Orto Botanico ha oggi come scopo primario la conservazione della biodiversità sia “in situ” che “ex situ”. L’attività che vi si conduce si esplica secondo quattro filoni principali: i temi ambientali, l'attività didattica, l'educazione ambientale e i rapporti di collaborazione scientifica con gli enti locali.