Descrizione
Testa umbonata, extremitatibus oblique truncatis, dente antico crassissimo, longitudine ligamenti. (pag. 10 Born I. von (1778) Index rerum naturalium Musei Cæsarei Vindobonensis. Pars I.ma. Testacea. Verzeichniß der natürlichen Seltenheiten des k. k. Naturalien Cabinets zu Wien. Erster Theil. Schalthiere. - pp. [1-40], 1-458, [1-82]. Vindobonæ. (Kraus) ; Questa bella e grande specie, che vivente è assai rara, fu trovata fossile per la prima volta nel piacentino, e portata in Francia dal Faujas de Saint-Fond, poscia venne illustrata dal Menard de la Groye, che la credette una specie nuova. Gli studi posteriori hanno dimostrato che la specie fossile detta dal Ménard P. Faujasii si deve riferire alla P. glycimeris Born. V'ha però chi la ritiene una varietà di essa.
Il famoso deposito conchigliaceo di Stramonte nei colli Piacentini ne offre i più belli esemplari conservatissimi, che hanno talora fino a 0,190 di lunghezza sopra una larghezza di 0,110. Si raccoglie pure nel Riorzo, nel Rio della Gatta presso Castell'Arquato, a Diolo, a Rola e nel Chero. Nella provincia di Parma si è trovaata a Bargone (Campolasso), non che a Talignano in comune di Sala Baganza.
Si rinviene in tutti i piani del Pliocene; gli esemplari sono di ogni dimensione e ne ho sott'occhio dei giovanissimi delle ripe che guardano lo Stramonte. (pag. 257-258 Cocconi G. 1873: Enumerazione sistematica dei molluschi miocenici e pliocenici delle provincie di Parma e Piacenza. Mem. R. ACC. Sc. Ist Bologna, Bologna; 3 (3):1-372).
