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Molluschi Fossili

Numero di catalogo generale
PeR_008
Definizione
Molluschi Fossili ; Neogene ; Pectunculus inflatus
Regno
Animalia
Phylum
Mollusca
Classe
Bivalvia
Famiglia
Glycymeriidae
Genere
Glycymeris
Specie
inflata
Descrizione
Testa rotundata, subaurita, tumida, decussatim subtiliter striata, striis transversis punctatis. Fossile nel Piacentino. La forma di questa conchiglia è più tumida che quella di ttte le precedenti, e molto si approssima alla orbiculare; tuttavia nel margine superiore del lato destro si scorge in alcuni individui una depressione leggiera bensì, ma tale che sensibilmente ristringe da questa parte la larghezza delle valve che acquistano quindi una figura irregolarmente ovoide. Gli apici sono protuberanti senza veruna obbliquittà, e lateralmente ad essi il margine delle due valve é elevato alla foggia delle oreccchie de'pettini. L'area del legamento e più stretta e meno lunga che nella specie precedente, ed il cardine a munito di denti in tutta la sua estensione. La superficie esterna é munita di strie longitudinali, intersecate da altre sottilissime trasversali che, viste con la lente, compariscono minutamente punteggiate. Anche in questa conchiglia si osserva nel lato anteriore uno spazio cordiforme più liscio del rimanente, ma non improntato come nell'arca insubrica. OSSERVAZIONI. La classificazione delle arche fossili comprese nel genere Pectunculus di Lamark è più imbrogliata di quanto potrebbe a prima giunte apparire, essendo mestieri di fare particolare attenzione alle proporzioni delle loro dimensioni in lunghezza e larghezza, alla situazione degli apici e ad altre piccole particolarità. E inoltre necessario di avere molti individui della stessa specie di di-verse grandezza onde paragonare le differenze donate dall'età, e distinguerle da quelle che sono veramente costanti e caratteristiche. L'arca pilosa, per esempio, ha nella sua gioventù un aspetto così diverso che si potrebbe credere, come avverte Bruguiere, una specie distinta; imperocchè essa ha allora una forma lenticolare molto compressa, ed alquanto più larga che lunga, all'opposto di quanto si osserva ne' vecchi individui. E, nel vero, prendendo in esame questa bivalve, si riconoscono verso gli apici alcune rughe circolari e concentriche, le quali segnano l'estensione che il guscio aveva ne'suoi primordi. Se si considera lo spazio circoscritto da esse, facendo astrazione da tutto il rimanente, si vedrà che rappresenta una valva presso che lenticolare, e che questa forma si andò gradatamente modificando di mano in mano che la conchiglia acquistò un più gran volume ed a norma che le indicate rughe maggiormente si allontanano dagli apici, finchè rientra in quella che ordinariamente presenta l’arca pilosa. Necessario sarebbe adunque, per potere con più accuratezza regolare il nostro criterio, di esplorare i successivi cambiamenti a cui soggiace quest' area nelle differenti sue età; ma, quanto a me, né nelle raccolte de' musei, né sulle spiagge del mare non vi è mai accaduto di vederne piccoli individui, ed e forza di credere che difficilmente si possano avere, poiché non sono stati veduti dall' Olivi medesimo, il quale entrò quindi in pensiere poter esser l'arca glycimeris il rudimento della pilosa. Ma all'opinione di questo naturalista difficilmente saremo indotti a sottoscriverci, poichè nell’arca pilosa gli spazzi circoscritti, in vicinanza del cardine dalle rughe circolari, e che presentano la giovine valva innestata in certa guise sulla vecchia, hanno una forma che troppo si discosta dalle proporzioni dell'arca glycimeris. Undici specie di arche incontrò il Renieri nell'Adriatico, compresa la flammulata o sia undata di Linneo, che non è registrata nel suo catalogo, e che io ho veduto nella sua particolare collezione. Tutte, tranne arca Gualtieri, sono classificate nel Systema Naturae, e tutte si trovano fossili in Italia, eccettuata quest' ultimo e l'arca glycimeris, che, facendo più esatte ricerche, si potrà forse scoprire, essendo comunissima nell' Adriatico. ; Riunendo le tre specie del Brocchi in una sola dovrebbe avere la prefe renza il nome di P. insubricus essendo di due pagine (pag. 492) anteriore al P. inflatus (pag. 494), pure per non andar incontro all' inconveniente di dare alla denominazione di P. insubricus un significato diverso da quello che esso ebbe sin qui, si è adottato dal Prof. Mayer il primo nome, quantunque egli vagheggiasse l' idea di sopprimerli tutti e due e di chiamare la specie P. Brocchii. Raro allo stato vivente, il P. inflatus è comunissimo fossile nei due piani del pliocene a Castell' Arquato nel Rio della Gatta, a Lugagnano nel Monte Giogo, nel Monte Pulgnasco, a Prato-Ottesola, non che a Pieve di Cusignano, a Cella Costamezzana ed a Rivalta, in individui adulti e giovani di tutte le grandezze. (pag. 327 Cocconi G. 1873: Enumerazione sistematica dei molluschi miocenici e pliocenici delle provincie di Parma e Piacenza. Mem. R. ACC. Sc. Ist Bologna, Bologna; 3 (3):1-372).
Collocazione specifica
Collezione Pelosio e Raffi (Torrente Stirone)
Localizzazione
Collezione di Paleontologia ; Parco Area delle Scienze 7/A Parma