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Fondo Gardella, Ignazio

Estremi cronologici
1928-1992
Consistenza
32.759 materiali progettuali (schizzi, disegni, disegni esecutivi, copie eliografiche, radex e materiali documentari ) relativi a 974 progetti.
Descrizione contenuto
Il fondo comprende i materiali progettuali di 974 progetti, 32759 opere, tra cui 14 plastici relativi ai progetti, 1.320 lastre originali in vetro e triacetato, 360 diapositive 6x6 e 24x36 relative ai progetti riunite in 72 scatole in cartone originali; un archivio di documenti inerenti i progetti conservati (corrispondenza con committenti, imprese e collaboratori, carte amministrative, appunti, stampati) raccolto in 213 contenitori; un archivio di documentazione non inerente i progetti (appunti relativi alla didattica, materiale per convegni, documentazione mostre, curriculum vitae) raccolta in 24 contenitori; biblioteca privata; emeroteca privata; ritagli stampa.
Storia archivistica
Ignazio Gardella nasce a Milano nel 1905 da una famiglia di ingegneri e architetti di origine genovese. Si laurea al Politecnico di Milano in Ingegneria civile e nel 1949 allo IUAV a Venezia in Architettura. Collabora sin dai primi anni con lo Architetto Pagano, allora direttore di "Casabella", tramite il quale entra in contatto con i maggiori esponenti della architettura europea vicina al Movimento Moderno. A Milano è in contatto con gli architetti Albini, Figini, Pollini, Terragni e BBPR con i quali condivide una visione della architettura vicina al Movimento Moderno. Dal 1952 e per parecchi decenni ha un ruolo attivo nel CIAM. Realizza alcune delle opere fondamentali della architettura italiana del dopoguerra come la Casa per impiegati Borsalino ad Alessandria, la Casa alle Zattere a Venezia, il PAC a Milano, il Teatro di Vicenza, la Facoltà di Architettura e il Teatro Carlo Felice a Genova. La prima parte del fondo (15.579 disegni esecutivi su lucido) proveniente dallo studio di Ignazio Gardella, è stato legalmente donato allo CSAC nel 1982. La seconda parte del fondo, depositata allo CSAC dal figlio Architetto Jacopo Gardella e dagli altri eredi nel 2005 è in corso di donazione legale. Parte dell'archivio Gardella, Archivio Storico Gardella Oleggio, ancora di proprietà della famiglia conserva i documenti storici d'archivio di quattro generazioni di architetti e artisti e la biblioteca privata di famiglia.
Condizioni che regolano l’accesso
Il fondo è pubblico e liberamente consultabile. Le lastre in vetro e triacetato sono consultabili sulle riproduzioni in b.n. stampate nel 2005.