Descrizione contenuto
64 bozzetti a tempera cm.50X70; 106 manifesti cinematografici; opere destinate al lancio pubblicitario del prodotto cinematografico. 1045 schizzi a tempera cm.12X8, 174 disegni e schizzi a matita della misura media di cm.30X20: opere destinare in parte alla pubblicità cinematografica e parte a quella commerciale donati nel 1980; 35 bozzetti, 49 manifesti, 480 schizzi, 88 disegni e schizzi donate nel 1982
Storia archivistica
Allievo del padre pittore di origini spagnole, studia all’Accademia di Belle Arti della capitale e si specializza nella pubblicistica cinematografica, di cui resta il caposcuola e il massimo esponente con oltre tremila manifesti realizzati, lavorando per le più impostanti case di produzione del cinema muto. Fonda con Luigi Martinati e Alfredo Capitani l’agenzia di pubblicità cinematografica B.M.C. Per quasi cinquant’anni disegna schizzi e bozzetti per locandine e manifesti cinematografici, lavora anche per la pubblicistica commerciale e politica. È stato anche illustratore, decoratore, scenografo, disegnatore commerciale, di moda e di architetture per gli interni, oltre che paesaggista e pittore di arte sacra, nonché straordinario ritrattista, abilità che metterà a frutto nel settore emergente del manifesto cinematografico. Dal 1914 lavora alla realizzazione di manifesti e materiale affine per la CINES, Caesar Film, Tespi Film, Cosmopolis, Guazzoni Film, Titanus, Minerva, Fox, Paramount, Manenti, Sangraf, Tirrenia, Lo Deserto, Nazionalcine, Sabaudia, Bassoli, Eagle Lion, Rank, RKO, De Laurentiis. Le maggiori case americane MGM, Warner Bros., Columbia, RKO. Dopo essere stato un assiduo illustratore per il cinema muto italiano, prosegue la produzione per quello degli anni successivi. Nel 1930 prepara i bozzetti per i manifesti del primo film sonoro italiano La canzone dell'amore. Lavorerà ininterrottamente sino alla fine degli anni cinquanta, poi abbandona l'attività di cartellonista cinematografico per quella di pittore puro e ritrattista. Realizza i manifesti per le edizioni italiane di Senza famiglia (1928), Tempi moderni (1937), Il segno di Zorro (1946), Il libro della giungla (1946), Le quattro piume (1947), L’eterna illusione (1951), Ombre rosse (1954), L’uomo di Laramie (1956).Le opere sono state donate da Ballester Liliana in Procesi con due atti notarili nel 1980 e nel 1982, e in parte acquisiti