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Fondo Fondi antiquari di stampe fotografiche

Estremi cronologici
1855-1920 c.
Consistenza
n. 145 scatole e cartelle di albumine di paesaggio, vedute urbane e riproduzioni d’arte (contenuto stimato: c. 12.000 pezzi); n. 6 scatole di ritratti in formati storici (contenuto stimato: c. 3000 pezzi); n. 30 lastre per lanterna magica; 37 rullini
Descrizione contenuto
Il fondo è composto da stampe di vario formato e realizzate con le differenti tecniche fotografiche in uso dalla metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento.
Storia archivistica
Le prime acquisizioni di stampe ottocentesche, per le raccolte di quello che allora si chiamava Centro Studi e archivio della Fotografia, risalgono alla metà degli anni Settanta. L’intenzione era quella di formare una collezione il più possibile rappresentativa della produzione fotografica delle origini, italiana e non solo, che includesse tutti i generi e le tipologie, senza gerarchie, conservando ove possibile l'organizzazione di origine dei materiali intesi come tasselli essenziali di un sistema della comunicazione e del racconto per immagini, oltre che di interesse antropologico. Dunque i dagherrotipi e gli ambrotipi, le stampe di paesaggio su carte all’albumina e carte salate di grande formato, la ritrattistica di studio, gli album di viaggio e di famiglia composti dapprima con cartes-de-visite e accurate stampe uscite dagli atelier e successivamente con immagini realizzate da un numero sempre più ampio di soggetti, a testimoniare le differenti declinazioni di utilizzo che il mezzo fotografico assume nello svolgersi dei decenni. La raccolta restituisce quindi un quadro particolarmente esaustivo delle modalità di circolazione delle immagini fotografiche in Italia, e della produzione europea ed extraeuropea che a vario titolo andava a comporre le raccolte familiari, gli album di viaggio, le collezioni di appassionati e studiosi d’arte, di architettura, di antropologia. Questo fondo, distinto solo per esigenze catalografiche e conservative dai nuclei di dagherrotipi e ambrotipi, dalle stereofoto e dal fondo di album fotografici, viene regolarmente incrementato da donazioni ed acquisizioni, tra le quali ricordiamo almeno per interesse e consistenza il blocco di riproduzioni di monumenti e opere d’arte italiana ed un importante nucleo di album e fotografie ottocentesche del Medio Oriente.
Condizioni che regolano l’accesso
L'accesso al fondo è differenziato in base allo stato di conservazione e catalogazione. I negativi sono esclusi dalla consultazione diretta.