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Fondo Fondo Orlandini

Estremi cronologici
1870-1920 (con seguiti al 1975)
Consistenza
n. 66 scatole di lastre negative (contenuto stimato: 3.200 pezzi), 106 stampe ottocentesche, alle quali si aggiungono ulteriori 179 stampe acquisite successivamente e 56 ristampe da negativi originali eseguite in occasione della mostra CSAC 1976.
Descrizione contenuto
Il fondo è composto da lastre ottocentesche al collodio e alla gelatina, e stampe realizzate dalle origini a primi decenni del Novecento riconducibili al lavoro dello studio modenese Orlandini (Pellegrino, Umberto e Carlo).
Storia archivistica
Riunisce una parte del lavoro di tre generazioni di fotografi modenesi: Pellegrino (dal 1872), dopo un primo periodo di lavoro come fotografo ambulante sui monti emiliani (rimangono i negativi al collodio con scene di paese e ritratti), apre nel 1881 un atelier a Modena che presto diviene uno dei principali studi cittadini. A partire dai primi del Novecento è il figlio Umberto a condurre lo studio, introducendo importanti innovazioni tecniche e stilistiche e consolidando i rapporti con il territorio attraverso la pubblicazione di importanti volumi dedicati alla provincia e al patrimonio artistico cittadino. Carlo, figlio di Umberto, che affianca il padre dal 1924, sarà l’ultimo della famiglia ad esercitare l’attività di fotografo, aggiungendo ai generi di produzione storica un’intensa attività di reportage. Il fondo è stato donato dal cav. Carlo Orlandini nel 1975.
Condizioni che regolano l’accesso
L'accesso al fondo è differenziato in base allo stato di conservazione dei singoli esemplari. I negativi sono esclusi da consultazione e prestito.