Descrizione
Voluta fusiformis: Testa turrita laevis, anfractibus planiusculis , columella quinque plicata , basi sulicata.
(pag 315-316 Brocchi, 1814
Conchiologia fossile subapennina con osservazioni geologiche sugli Apennini e sul suolo adiacente. Milano Vol. I: pp. LXXX + 56 + 240; Vol. II, p. 241-712, pl. 1-16)
Mitra rustica. Testa subfusiformi, laevissima; spira valde elata; anfractibus subplanatis, superne obscure angulatis, suturis profundiusculis; ultimo inflato, inferne leviter striato, in caudam brevem subumbilicatam pròpter sulcum profundum exeunte; apertura elongata; columella recta, quadriplicata.
(pag 95 Cocconi G. 1873: Enumerazione sistematica dei molluschi miocenici e pliocenici delle provincie di Parma e Piacenza. Mem. R. ACC. Sc. Ist Bologna, Bologna; 3 (3):1-372).
; M. fusiformis: La conchiglia veduta ad occhio nudo è liscia, ma vista con una lente pre senta sottilissime strie Non di rado alla base offre, strie trasverse oblique ben distinte. Le pieghe della columella sono 5, ma in alcuni esemplari la quinta è appena apparente. È frequente nel nostro pliocene: si raccoglie a Cazzola, a Monte Giogo, a Prato-Ottesola ed a Diolo in esemplari di diverse età.
A Monte Giogo sopra Lugagnano nei due piani del pliocene s'incontra di frequente questa varietà decisamente striata in tutta la superficie. Di essa non è fatta parola nella bella Monografia del Bellardi.
M. rustica: Sono stato in dubbio intorno alla conservazione di questa specie denominata dal fu Prof. Guidotti, con un esemplare di Mitra, che avrei preferito di riferire alla M. fusiformis come varietà.
I caratteri che distinguono la M. rustica dalla M. fusiformts sono i seguenti:
La conchiglia nel suo insieme è subfusiforme, in quanto che la spira è assai più lunga dell'ultimo anfratto, perfettamente priva di strie orizzontali anche sotto la lente. Risulta di 9 o 10 anfratti appianati, quasi senza traccia dell'angolo che s' incontra alla parte superiore di ciascun d' essi nella specie precedente. Attesa però la tenue convessità che offrono i detti anfratti, le suture sono abbastanza profonde. L' ultimo di essi è rigonfio nella sua parte media, andando gradatamente decrescendo tanto verso la sutura, quanto verso la base della conchiglia; Nella sua parte inferiore detto anfratto offre 5 o 6 linee oblique poco marcate e dopo di esse bruscamente decresce, sino ad un solco profondo, a cui abutiscono le linee longitudinali di accrescimento della conchiglia. Tale solco separa così l'anfratto dalla ripiegatura che termina alla slabbratura della conchiglia e che circonda una sorta di ombellico che tende ad insinuarsi sotto il callo della columella. Questa è retta, adorna di 4 pieghe poco oblique.
[...] Si aggiunga poi che la M. rustica presenta delle pareti grossissime che valsero al Guidotti la denominazione specifica che le assegnò. Per tutti questi motivi si può mantenere la specie del Guidotti come forma distinta dalla M. fusiformis. L'esemplare figurato ha le seguenti dimensioni: Lunghezza 0,062 Diametro 0,019
Esso fu raccolto nelle vicinanze di Bacedasco in luogo detto S. Lorenzo sulla collina di Monteruzzo
(pag 95-96 Cocconi G. 1873: Enumerazione sistematica dei molluschi miocenici e pliocenici delle provincie di Parma e Piacenza. Mem. R. ACC. Sc. Ist Bologna, Bologna; 3 (3):1-372).