Descrizione
Testa cordata, tumida, subtrigona, inaequilatera, laevi; valvis postice acuto-carinatis; latere antico breviore, depresso (Michelotti). (pag. 5 I molluschi dei terreni terziarii del Piemonte e della Liguria. XXVIII) ; Con una piccola valva di un'Isocardia raccolta nelle sabbie gialle di Rivalta, presso il torrente Madòlo, istituisco questa specie, per non poterla riferire ad alcuna delle congeneri a me note. La conchiglia è di forma più trigona che cordata, in causa della prominenza della carina posteriore che sorge sopra le due valve; è a lati assai ineguali, liscia, lucente, ma trasversalmente percorsa da sottilissime linee visibili anche ad occhio nudo. La sua parte anteriore è rotondata e non presenta che un'oscura traccia dell' angolo che è cosi marcato nell'I. Mayeriana. La valva è convessa, rigonfia, massime nella parte superiore e verso il suo terzo posteriore circa è Percorsa da una carina eleva. tissima acuta, che prendendo origine dall' apice, Obliquamente si porta al margine ventrale, che raggiunge. Questa carina limita così la parte posteriore della conchiglia che assume una figura a cuore molto acuminato, depressa e quasi scanalata ai lati di una linea saliente mediana risultante dal combaciamento dei margini posteriori delle due valve: questa superficie è percorsa da strie oblique dirette dalla carina verso la linea di combaciamento delle due valve. Il margine ventrale è sottile, tagliente, intero, arrotondato nella sua parte anteriore, mentre la sua parte inferiore, pur essa convessa, presenta un angolo acuto pronunciatissimo nel suo punto di congiunzione col margine posteriore. Tale angolo è dovuto all' estremità inferiore della carina che percorre longitudinalmente la valva. Gli umboni sono rigonfi cogli apici inflessi all' avanti, e rivolti un po' a spira: essi lasciano fra loro e la traccia dell' angolo anteriore una depressione piuttosto leggiera. La superficie interna è liscia, presenta le impressioni muscolari, quali soglionsi vedere nel genere Isocardia; il margine cardinale offre due denti, l' uno corrispondente al disotto dell'umbone, e l'altro oblungo al davanti di esso; l' unico dente laterale, che è allungato, trovasi sul margine inferiore.
Questa conchiglia si avvicina a tre specie conosciute cioè: all'I. Deshayesii Bell., all' I. moltkianoides Bell. in Sism., all' I. Moltkiana Chemn. La prima figurata dal Michelotti (Descr. des foss. des terr. mioc. de l'It. sept. tav. 4, fig. 12) è diversa dalla nostra. Quest' ultima ha una forma più triangolare, una carina assai più acuta e prominente, e la sua parte posteriore termina in un angolo acuto pronunciatissimo, il che non osservasi nella prima; oltrecchè il suo lato anteriore è all' opposto meno arrotondato e meno prominente che in quella. Da ultimo la nostra conchiglia è levigatissima e segnata trasversalmente da linee di accrescimento. L' I. Deshayesii è una specie miocenica del Piemonte.
Differisce maggiormente dall'I. moltkianoides Bell. (altra specie miocenica del Piemonte, ma che rinviensi anche nel pliocene di Asti ) per la forma generale di quest' ultima, che è assai meno carinata e perciò più triangolare dell' I. Deshayesii, abbenchè presenti anch'essa un angolo posteriore un po’ prominente.
L' ispezione finalmente della figura 533 del Chenu ( Man. de Conch. et de Paléont. conch. tom. II) ci fa a colpo d' occhio distinguere le differenze fra la nostra specie e la 1. Mollhtana Chemn.
Credo poi, che per la natura del cardine la specie nostra sia a tenersi nel genere Isocardia, anzichè doversi riferire al genere Hippagus, per cui non accenno alle differenze del nostro esemplare coll' Hippagus acuticostatus Phil. e con altri vicini.
La specie d'Isocardia che presento, benchè piccola, non è quella di minori dimensioni fra le congeneri, giacchè vedo citata una specie del Dott. Manzoni di una piccolezza assai maggiore di questa.
La valva figurata, l'unica rinvenuta, è conservatissima ed offre le seguenti dimensioni:
Lunghezza 0,015
Larghezza 0,016
Grossezza della valva 0,007.
Denominiamo questa bella specie in onore del Sig. Prof. Giuseppe Sequenza di Messina, Geologo e Paleontologo insigne, al qual vogliamo tributatoun sincero omaggio della nostra stima.
(pag. 306-307 Cocconi G. 1873: Enumerazione sistematica dei molluschi miocenici e pliocenici delle provincie di Parma e Piacenza. Mem. R. ACC. Sc. Ist Bologna, Bologna; 3 (3):1-372).